Pittore, scultore e acquarellista, Franco Trevisan è nato nel 1945 in provincia di Padova. Da giovane adulto, Franco Trevisan inizia il suo apprendistato con il professor Gianni Gazziero padroneggiando l'arte del disegno. Apprende la tecnica dell'olio su tela grazie al professor Otello de Maria. Frequenta i corsi di Dalia Bambi e l'Istituto d'Arte di Padova, Pietro Selvatico.
Negli anni '80 Franco Trevisan incontra a Venezia l'artista boliviano Efrain Avila e da quel momento si dedica alle arti plastiche e alla scultura modellante. Nel 2000 apprende le tecniche di fusione del vetro a Murano, Venezia, dedicandosi poi anche alla ceramica. Poco dopo, Franco Trevisan diventa un maestro artigiano e apre il suo studio a Montagnana (Padova) dando vita a opere bellissime e uniche, curiose e autentiche, esposte con orgoglio in mostre d'arte in Italia e all'estero.
Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche a Padova nei Giardini dei Musei Eremitani e al Museo Bottacin, a Firenze nel Museo di San Marco e nella Pinacoteca Società delle belle arti Circolo degli Artisti Casa di Dante, a Montagnana nel Museo Martinelli Pertile, a Pieve di Cento (Bologna) nel Museo Magi 900 e a Verona nel Museo di Castelvecchio.
Esplora le opereFranco Trevisan nasce come pittore di acquerelli, ma dagli anni ottanta l'artista trasferisce questa sua liricità anche alla scultura come se i corpi plasmati dalle sue abili mani sviluppassero, con grande naturalezza, tutta |a leggerezza che li spinge a staccarsi da terra e a perdere misteriosamente la gravità.
Pur prestando attenzione ai canoni artistici contemporanei dei maestri del Novecento non insegue l'originale, il nuovo ma la tradizione descrittiva più autentica, fuori da ogni moda, quella della poesia e della vita, della bellezza ideale e naturale insieme, che aggiunge dì volta in volta, vibrazioni luminose al bronzo, al legno, alla terracotta, alla resina, al gesto o al cemento patinato materiali che danno forma alle sue creazioni spinte da straordinaria energia vitale.
L'artista coglie l'uomo nella sua storia e nei suoi miti, in quel mistero che comunica universalmente il bello traducendo la torsione controllata dell'equilibrista, l'espressività del grande ballerino, il gesto atletico del giocatore di basket, l'irruenza di Icaro che grida tutta la sua forza prima di lanciarsi in volo e offrirsi all'aria alla luce. I ragazzi di Franco Trevisan fanno capriole, godono dell'armonia della natura nello snodarsi di una corsa con l'aquilone, poi si ritirano assorti nell'atmosfera pensierosa che li apparta in un dialogo silenzioso.
Esplora le opere...Franco Trevisan è impegnato a documentare la misura in cui la luce e le parvenze natural diventano riverbero di una luce interiore, apparizione di forme intraviste attraverso il filtro di un sentiero morbido, sfumato, quasi evanescente... -Salvatore Maugeri
...l'acquerello è di certo il medium più adeguato a conchiudere nell'ordito formale gli impalpabili, fuggevoli sensi promananti da una realtà liricamente recepita... -Carlo Munari
...una nostalgia instesa in senso attivo, come trasformazione della memoria storica, ravvivamente, spinta ideale ad un ordine che contemperi l'antico e il nuovo, senza alcuna brutale soluzione di continuità... -Paolo Rizzi
...i colori impiegati rievocano un mondo nostalgico, intriso di dolci risonanze tonali, di poetivi incontri tra istinto e ragione, tra natura e cultura figurativa profondamente radicata nella tradizione veneta... -Ottorino Stefani
...ha molto coltivato l'acquerello raggiungendo esiti ottimali e molto personali nella declinazione paesistica e atmosferica... nella scultura Trevisan ha fatto valere una caparbia determinazione autodidatica e critica, sottoponendosi a un esercizio di stile davvero di notevole impegno... -Giorgio Segato
...la scultura di Trevisan contraddice l'immobilità dell'inorganico per farsi energue trattenuta: l'atleta è colto nel momento dello scatto, la ballerina del volteggio, il bimbo della capriola, e così via... -Sergia Jessi Ferro
Franco Trevisan ha partecipato a rassegne nazionali e internazionali ottenendo il consenso del pubblico e della critica. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private sia in Italia che all'estero, oltre che nella Pinacoteca d'arte Contemporanea 'Società delle Belle Arti'; Circolo degli Artisti di Firenze-Casa di Dante.
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